Sito monumentale – terzo

Sito monumentale – terzo

Un’altra elaborazione dei precedenti siti monumentali.

Racchiudeva in questo caso  gli stili i entrambi i progetti, con due pareti semicircolari nel mezzo ed una parte lineare che divideva l’area in due zone. Punto di unione per lo sviluppo di due colonnati ad altezza degradante.

Anche in questo caso avevo posizionato l’opera in riva al mare, quasi circondata dall’acqua, così che in qualsiasi momento del giorno, sotto l’influsso di una luce sempre diversa, l’opera stessa andasse mutando aspetto e significato.

Planimetria ingrandita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vista laterale.

 

 

 

Prospettiva.

Sito monumentale – secondo

Sito monumentale – secondo

Per la rappresentazione di un’opera monunentale sita in un’area ad ampio valore paesaggistico o archeologico, proposi anche altre varianti del primo primo progetto.

In questo caso, grandi colonnati, venivano messi in relazione fra loro attraverso una parete e una scalinata scavata nela roccia.

L’opera prendeva spunto da da un’idea archeologica, ma univa a se la presenza del mare. Voleva quasi essere un luogo meditativo, dove poter contemplare  uno splendido territorio e trovare pace con esso e con la propria intimità. perchè è soltanto in mezzo alla natura e al silenzio che spesso riusciamo a trovae la pace che tanto andiamo cercando.

Planimetria ingradita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lato ovest.

 

 

 

 

Lato nord.

 

 

 

 

Prospettiva.

John Pawson

John Pawson

Estate 2012. La Fondazione Bisazza ospita all’internodei suoi spazi “Plain Space – Architettura e Design” di John Pawson.

Ancora minimalismo, perchè alla fine la mia voglia di esplorare finisce sempre li.

La mostra proveniente  dal Design Museum di Londra è arrivata in Italia. Si possono vedere manufatti di design, plastici di progetti e una dettagliata cronologia delle opere.

Ma ciò che questa volta ha colpito principalmente i miei occhi è questa barca a vela.

Un settore in cui spesso non si è abbituati a vedere il minimalismo.

1. Interno barca a vela.

 

 

 

 

 

 

 

2. Plastico.

 

 

 

 

 

 

 

3. Plastico.

 

 

 

 

 

 

 

4. Plastico.

 

 

 

 

 

 

 

5. Plastico.

 

 

 

 

 

 

 

6. Plastico.

 

 

 

 

 

 

 

7. Fotografia.

 

 

 

 

 

 

 

8. Dettagio fotografico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9. Fotografia.

 

 

 

 

 

 

 

10. Dettaglio fotografico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11. Dettaglio fotografico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12. Fotografia.

 

 

 

 

 

 

 

13. Dettaglio fotografico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

14. Spazio espositivo.

 

 

 

 

 

 

 

Sito internet dell’artista: http://www.johnpawson.com

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Fondazione Bisazza- Struttura ed opere

Fondazione Bisazza- Struttura ed opere

All’interno di uno spazio industriale sapientemente recuperato, troviamo la Fondazione Bisazza.

Da un nome così conosciuto si passa all’applicazione di un prodotto su opera d’arte: l’intersezione fra prodotto e geniali menti artistiche.

Alcuni nomi: Tord Boontje, Aldo Cibic, Sandro Chia, Jaime Hayon, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Mimmo Paladino, Andrée Putman, Ettore Sottsass, Studio Job, Patricia Urquiola e Marcel Wanders.

Lo spazio ospita in oltre altre mostre in contemporanea.

GALLERIA IMMAGINI.

In una giornata meteorologicamente poco clemente: l’entrata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’entrata al museo.

 

 

 

 

 

 

 

Interno della fondazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera di Jaime Hayon.

 

 

 

 

 

 

 

Studio Job.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alessandro Mendini.

 

 

 

 

 

 

 

Marcel Wanders.

 

 

 

 

 

 

 

Alessandro Mendini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jaime Hayon.

 

 

 

 

 

 

 

Sazi interni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fabio Novembre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fabio Novembre.

 

 

 

 

 

 

 

Fabio Novembre.

 

 

 

 

 

 

 

Spazi interni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sito internet: www.fondazionebisazza.it

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Santiago Calatrava

Santiago Calatrava

Era il 1996 e avevo appena finito il 4° anno del liceo. Nel caldo dell’estare veniva inaugurata a Padova, al Palazzo della Ragione, la mostra con opere e progetti di Santiago Calatrava.

Iniziò da lì la mia passione per ponti e palazzi, e delineò la volonta di iscrivermi ad Ingegneria. Poco conta se tutto questo progetto non atterrò mai, fu uno stimolo ad analizzare nuove forme e nuovi concetti.

Nel 2004 girovagando per la Spagna e il Portogallo, facemmo sosta a Valencia al complesso Città delle arti e delle scienze.

Affascinata dall’intero complesso non persi l’occasione per passarci l’intera giornata.

Il sito internet dell’artista: http://www.calatrava.com

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